Ho avuto il piacere di conoscere Margherita Pelonara come speaker al WordCamp Italia 2020 (la prima edizione online) e in seguito è stata organizer nei due successivi WordCamp Italia (2021 e 2022) nel team Social e Comunicazione con me.
Mi ha impressionato immediatamente per la la preparazione dimostrata in ogni campo, dai siti ai social network, su questi poi si è dimostrata bravissima nell’edizione 2022 del WC Italia.
Devo ringraziare Margherita perché si è resa disponibile per questa “chiacchierata”, e sono contento di poter pubblicare la sua intervista.
Lascio la “parola” a Margherita Pelonara:
1) Racconta qualcosa di te e del tuo lavoro
Sono Margherita Pelonara e faccio siti web per libere professioniste e piccole imprenditrici, li aggiusto, li miglioro, li risistemo, insegno ad usarli come Google comanda.
In genere non mi limito solo a progettare sitemap e layout e a dargli vita su WordPress. Chi sceglie di lavorare con me ha l’effetto collaterale di essere accompagnata in un percorso di crescita professionale. Credo che non ci sia sito web efficace se non c’è una consapevolezza di chi è il proprio cliente ideale, quali problemi incontra e cosa si ha da offrirgli per convincerlo a scegliere quel prodotto o quel servizio: è un lavoro che richiede molta fatica emotiva perché, per prendere consapevolezza, ci si deve mettere in gioco. È proprio questo reciproco scambio, che io reputo un insostituibile valore aggiunto del mio lavoro, che mi fa continuare a svolgere questo lavoro come freelance.
2) Come hai scoperto WordPress?
La prima volta che ho usato WordPress è stato per obbligo. Lavoravo part time in una triste agenzia pubblicitaria a 25 km di curve da casa, per uno stipendio da fame.
Era il 2013, sfornavo all’incirca un sito Joomla! ogni dieci giorni. Ad esclusione dei loghi, che era appannaggio del titolare, facevo tutto il resto da sola: dal reperimento dei materiali dai clienti, alla correzione e ottimizzazione dei testi, tutte le installazioni via riga di comando sui server, dal design fino all’addestramento dei clienti all’uso del sito e della piattaforma. In un anno ho accumulato un sacco di esperienza! Ero brava, anche se l’ho capito molto dopo.
Un giorno si presenta una cliente piuttosto esigente, con specifiche stringenti sul design del suo nuovo sito. Non c’erano sviluppatori in agenzia ma quel sito avrebbe dovuto avere quelle e solo quelle caratteristiche. Ho fatto ricerche per giorni: in pratica, c’era un solo tema che rispondesse a quelle specifiche ed era un tema WordPress. Per accondiscendere ai desideri di quella cliente, il titolare mi ha obbligato a fare un sito con WordPress. Mai sentito parlare di WordPress prima di allora. Mi ricordo che cercai documentazione e tutorial e mi stupii immediatamente della quantità di materiale che c’era in rete (anche se per lo più in inglese). Quando poi ho fatto la prima installazione, in meno di 5 minuti, ho capito che non sarei mai più tornata indietro.
3) Quali CMS hai provato oltre a WordPress?
Come ho già detto, prima di WordPress ho lavorato per due anni con Joomla!. Ho imparato cosa fosse un CMS usando Joomla! ma è con WordPress che sono diventata davvero una web designer. Prima ero una semplice installatrice. Ho avuto modo di usare anche Prestashop (interessante) e Magento (che però odio). Ultimamente ho messo mano due o tre volte anche su Shopify.
4) Per cosa utilizzi WordPress?
Essenzialmente per fare siti web o e-commerce per le mie clienti. Ma ho un passato neppure troppo lontano in cui scrivevo un blog. Anzi a dire il vero, ne ho scritto anche più di uno. Tutti rigorosamente cancellati.
5) Un plugin che consideri importante per te?
Non so se è politicamente corretto, ma cerco di usarne il meno possibile. Quindi non ho un plugin del cuore, che installo sempre. Dipende molto dai progetti, nelle mani di chi finisce il sito. Se devo citarne uno, spesso consiglio Duplicate Post alle mie clienti. Creo dei template e con quel plugin per loro è più facile gestire l’aggiornamento dei contenuti.
6) Come contribuisci a WordPress?
Organizzo WordPress Ancona Meetup, ho organizzato WordCamp Italia 2021 e 2022 occupandomi dei contenuti e della comunicazione online; ho partecipato come speaker a WordCamp Bari nel 2018 e nel 2019 e a WordCamp Italia 2020 parlando di accessibilità e di Gutenberg. Periodicamente scrivo sul blog del Team Community italiano.
7) A tuo parere è utile contribuire a WordPress?
Beh, direi proprio di sì: WordPress è un progetto open source che vive dei contributi dei volontari. Impegnarsi nella community a seconda delle proprie inclinazioni, competenze e tempo è un modo per restituire il fatto di usare gratuitamente un software potente che manda avanti oltre il 30% dei siti mondiali.
8) Dove possiamo seguirti?
Senza dubbio sul mio sito, poi anche su Instagram, su LinkedIn e su Twitter, anche se dopo anni di forte presenza online, ho perso un po’ il piacere di raccontarmi sui social: ero già a disagio prima della pandemia, lo sentivo come un ulteriore lavoro con il solo obiettivo performativo della perfezione formale (font, colori e contenuti interessanti sempre in linea con la brand identity e il tuo target, altrimenti non sei riconoscibile, altrimenti non coinvolgi il tuo pubblico, ecc…). Poi con la pandemia, quando tutto il mondo faceva dirette, webinar, chat room, podcast, ecc, ho percepito tutto questo fermento digitale come un rumoroso brusio di sottofondo, quando io avevo solo voglia di starmene in silenzio, aspettando che la pandemia finisse. E così sono rimasta in silenzio. Ma quando ho cominciato a raccontarmi di nuovo, l’ho fatto con nessuna costanza e più per il dovere di fare un po’ di marketing di me stessa che per il desiderio reale di condividere. Chissà, magari un giorno lo ritroverò.